T e C N i C a  

  m o t o r e   1 7 5 0   t b i

 

 

Elettronica innovativa, ma non solo. Così può essere riassunto il carattere del motore a benzina 1750 TBi sviluppato da FPT - Fiat Powertrain Technologies. Questo propulsore è caratterizzato dall'iniezione diretta di benzina con alimentazione ad alta pressione (150 bar) e iniettori a 7 ugelli, da una distribuzione con doppio variatore di fase continuo, da una sovralimentazione tramite un turbocompressore con collettore e turbina realizzati in acciaio microfuso in grado di reggere temperature dell'ordine di 1020 °C . Tutto viene gestito da una innovativa centralina elettronica di iniezione/accensione che presta grande attenzione alla fasatura dell'iniezione e alla regolazione di angolo e tempi di incrocio nelle valvole. La chiusura delle valvole di scarico viene ritardata, mentre è anticipata l'apertura delle valvole di aspirazione: il risultato è una post-combustione dei gas di scarico in grado di fornire  gas caldi al turbocompressore. In altre parole, si riesce in questo modo a disporre di un flusso d'aria diretto dall'aspirazione allo scarico: viene così ottenuta una maggiore velocità di rotazione della turbina e, attraverso una attivazione in tempi estremamente brevi del turbocompressore, una pressoché totale eliminazione del turbo lag. Strutturalmente, il 1750 TBi è un propulsore a corsa corta, con camere di combustione disegnate in modo tale da offrire un'ampia area di squish e un rapporto di compressione (9,5:1) abbastanza elevato per un motore sovralimentato. Si tratta di un motore progettato anche con l'occhio ai consumi: pistoni con fasce elastiche a carico tangenziale ridotto e bilancieri a rullo tradiscono la volontà di limitare il più possibile le perdite per attrito. 

 

Alla prima versione di 200 cv, l'Alfa Romeo ne ha poi affiancato una seconda, capace di erogare 235 cv e caratterizzata dal cosiddetto scavenging: ai bassi regimi, circa 1500 giri/min, con le valvole di aspirazione e quelle di scarico aperte contemporaneamente attraverso i variatori di fase, l'aria aspirata viene trasferita direttamente dal collettore d'aspirazione ai collettori di scarico: l'effetto (ottenibile solo grazie all'impiego dell'iniezione diretta di benzina, perché - diversamente - insieme all'aria passerebbe nello scarico anche il carburante) è quello di consentire un vero e proprio lavaggio ad aria delle camere di combustione, ripulendole dai gas residui e, in definitiva, raffreddandole. Grazie a questo sistema, cala la temperatura nei cilindri, si allontana il pericolo di detonazione e si può aumentare la pressione di sovralimentazione. La portata d'aria è incrementata del 180%, i giri della turbina e la pressione erogata aumentano dell'84%, la portata utile per l'erogazione di potenza sale del 112%, la coppia aumenta dell'83%, il regime diminuisce di 600 giri/min. La maggiore differenza rispetto ad un turbo normale la si avverte ai bassi regimi, nelle riprese con marce lunghe, ma ovviamente un applicazione del genere contribuisce anche a ridurre le perdite di pompaggio nell'uso urbano e, dunque, pure i consumi. 

 

Questo il quadro complessivo delle caratteristiche tecniche del 1750 TBi:

  • frazionamento: 4 cilindri in linea

  • basamento in ghisa, testa in lega leggera

  • alimentazione: iniezione diretta di benzina, sovralimentazione con turbocompressore, intercooler

  • distribuzione: 2 alberi a camme in testa, 4 valvole per cilindro, doppio variatore di fase (lato aspirazione e lato scarico) continuo

  • alesaggio x corsa: 83 x 80,5 mm

  • cilindrata: 1742 cm3

  • rapporto di compressione: 9,5:1

  • potenza max: 200 cv a 4750 giri/min | 235 cv a 5000 giri/min

  • coppia max: 320 Nm a 1400 giri/min | 340 Nm a 1900 giri/min

  • limitatore: 6000 giri/min

  • omologazione ambientale: Euro 5

  • dimensioni: 700 x 650 x 750 mm

 

 

 

 

 

 

febbraio 2010

 

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