Il
marchio dell'Alfa Romeo è il risultato della fusione di due
stemmi: la croce rossa in campo bianco del Comune di Milano e il
biscione a quattro spire della Signoria Viscontea.
L'origine dello stemma del Comune di Milano è avvolta
nell'incertezza. Infatti, il più antico stendardo milanese pare
risalga al 1045, anno in cui avvenne la pacificazione tra il
popolo e i nobili della città, dopo un periodo di lotte
sanguinose: il popolo aveva un'insegna bianca, mentre quella dei
nobili era rossa. Dopo la pacificazione, le due insegne furono
poste una accanto all'altra e, nei secoli subito successivi, lo
stemma acquistò la forma attuale: croce rossa in campo bianco.
Probabilmente, la scelta per il simbolo della croce trae le sue
origini dall'emblema dei crociati, ma secondo alcuni ricorderebbe
le gesta del milanese Giovanni di Rho che fu il primo a salire
sulle mura di Gerusalemme e a piantarvi il simbolo della croce
durante la prima crociata in Terra Santa; il suo colore rosso
deriva dall'antica insegna medievale dei nobili, anch'essa rossa.
La scelta per il campo bianco che fa da sfondo alla croce, invece,
è stata fatta tenendo conto della tradizione medievale che
ricordava l'insegna bianca del popolo.
Ancora più controversa è l'origine dello stemma visconteo, il
biscione. Essa risale al tempo di Matteo Visconti (detto il
Grande), nominato da suo zio (l'arcivescovo di Milano Ottone
Visconti) podestà e capitano del popolo. Matteo il Grande,
considerati i precedenti assai oscuri del proprio casato, era
consapevole della necessità di creare una saga gloriosa dei
Visconti da tramandare ai posteri. Quindi, egli chiese agli
scrittori della sua corte di elaborare sia la storia che la
leggenda della famiglia, in particolare inventando le imprese
gloriose degli antenati. Ebbene, si racconta che tra i reduci
della prima Crociata dopo la presa di Gerusalemme del 1099, c'era
anche quell'Ottone Visconti, zio di Matteo il Grande e poi
divenuto arcivescovo di Milano, capostipite dei Visconti e morto a
Roma nel 1111. Duellando intorno alle mura di Gerusalemme, Ottone
avrebbe ucciso un nobile saraceno il quale portava come stemma
inciso sullo scudo un serpente divorante un uomo. Secondo altre
opinioni, però, il trofeo strappato al saraceno da Ottone
Visconti non sarebbe stato uno scudo ma un cimiero, simbolo della
gloria militare che incoronava l'eroe. In questo caso, il biscione
deriverebbe allora dalla tradizione longobarda (i longobardi,
infatti, portavano come amuleto il serpente azzurro, loro simbolo,
in una borsetta appesa al collo e lo usavano come insegna
militare), raccolta dai Visconti i quali avrebbero fatto proprio
l'antico simbolo longobardo: appunto il biscione in campo azzurro,
espressione della loro potenza e delle loro ambizioni. Così, il
drago, simbolo araldico di fedeltà, di vigilanza e di valore
militare, divenne il loro emblema, mentre l'uomo (o il bambino)
raffigurato tra le sue fauci rappresenterebbe i nemici dei
Visconti che il biscione sarebbe sempre pronto a distruggere.
Fondata
col nome di A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) il 24
giugno 1910, l'Alfa Romeo sceglie come proprio marchio proprio i
due simboli della città di Milano, chiusi in un disco circondato
dalla scritta "ALFA MILANO".
Questo
primo marchio viene applicato sul radiatore delle vetture
fabbricate nello stabilimento del Portello tra gli anni 1910 e
1915. Nel 1915, con l'entrata in guerra dell'Italia, la giovane
società viene acquistata dall'industriale napoletano Nicola
Romeo, il quale la trasforma dapprima in fabbrica di materiale
bellico, per poi - una volta finita la guerra, nel 1918 -
riprendere al Portello la costruzione di automobili: il marchio
assumerà però un diverso aspetto.
Infatti,
sul radiatore delle vetture costruite a partire dal 1919, il
marchio reca la scritta "ALFA ROMEO MILANO", a ricordare
appunto quale sia la nuova proprietà. Nel 1925, una vettura da
corsa Alfa Romeo, la "P.2" di Gastone Brilli Peri,
conquista il Primo Campionato Automobilistico del Mondo. Sarà
proprio per celebrare questo importante avvenimento agonistico che
il marchio della Casa viene leggermente modificato, racchiudendolo
ora in una corona di alloro.
Con
la proclamazione della Repubblica Italiana (nel 1946), il marchio
viene completamente rivisto e realizzato in solo metallo. Inoltre,
i due nodi sabaudi (simbolo della monarchia), che fino ad allora
erano sempre stati collocati sul disco, vengono adesso sostituiti
da due linee ondulate.
E'
nel 1950, con l'arrivo della 1900, che il marchio dell'Alfa Romeo
torna ad assumere (ad eccezione dei due nodi sabaudi) l'aspetto e
i materiali (ottone e smalto) del tipo anteguerra.
Nel
1972, con l'inizio dell'attività dello stabilimento Alfa Romeo
Alfasud di Pomigliano d'Arco (Napoli), il marchio dell'Azienda
viene ridisegnato in chiave graficamente più moderna,
aggiungendosi a ciò anche la eliminazione della anacronistica
dicitura "MILANO", non più in linea con la realtà di
una azienda sempre più policentrica. E' questo l'aspetto del
marchio ancora oggi in uso.
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