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Distanziali con
applicazione specifica.
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Per
distanziale si intende un disco metallico, di spessore variabile,
interposto tra il mozzo della ruota e il cerchio, con lo scopo di
collocare quest'ultimo più all'esterno. Difficilmente si troveranno
pareri concordanti in tema di distanziali: c'è chi li ama, c'è chi
li odia. Se li consideriamo da un punto di vista puramente estetico,
il discorso è breve: esteticamente rendono tantissimo e
conferiscono all'auto un aspetto decisamente aggressivo e corsaiolo,
donandole un gruppo ruota a filo con i passaruota. Sul
piano tecnico, invece, ci sono alcune considerazioni da fare.
Innanzitutto,
il montaggio dei distanziali comporta ovviamente l'allargamento
della carreggiata. Per questo motivo, se l'auto è soddisfacente dal
punto di vista dinamico (cioè, se non soffre di eccessivo
sottosterzo o sovrasterzo) già in configurazione originale, è opportuno montarli su entrambi gli
assali: dunque, sia all'avantreno che al retrotreno, per evitare di
modificare l'equilibrio dinamico dell'auto. Viceversa, il montaggio
solo d'avanti o solo dietro, è una soluzione spesso adottata per
correggere il comportamento eccessivamente sovrasterzante o
eccessivamente sottosterzante di una vettura.
Altra
considerazione: allargando la carreggiata, si andrà anche ad
allungare il braccio a terra della sospensione. Ciò vuol dire che,
a parità di condizioni di assetto, l'installazione dei distanziali
aumenterà leggermente il rollio (cioè la rotazione dell'auto
intorno al suo ideale asse trasversale) e dunque l'assetto risulterà
leggermente più morbido. In questo caso, però, tutto dipende dalla
misura dei distanziali adottati: se ci si mantiene entro distanziali
di spessore non esagerato (entro i 20 mm), difficilmente ci si
accorgerà di questi effetti nella guida quotidiana su strada.
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Distanziali con
applicazione specifica. |
Terza
considerazione di ordine tecnico. Non esistono importanti effetti
collaterali nell'impiego di distanziali. Gli unici organi a soffrire
un po' di più per l'allargamento delle carreggiate sono i
cuscinetti ruota che alla lunga (proprio per via dell'allungamento
del braccio a terra della sospensione) possono risentire della
maggiore sollecitazione di carico e diventare rumorosi, rendendosi
così necessaria la loro prematura sostituzione. Ma, anche in questo
caso, se ci si mantiene entro distanziali di spessore ragionevole,
dovranno passare molte decine e decine di migliaia di chilometri
prima che qualche cuscinetto possa iniziare a dar segni di
stanchezza. Il problema potrebbe anche non presentarsi mai e,
comunque, i cuscinetti non sono pezzi la cui sostituzione è così
gravosa e costosa da spingere - da sola - a desistere dal montaggio dei
distanziali.
Altra
importante considerazione da fare: il distanziale giusto deve essere
scelto anche in base al cerchio che si adotta. Non importa tanto il
diametro del cerchio, quanto il suo canale e il suo ET. Per esempio,
vi sono cerchi da 17" con canale da 7,5 ma vi sono anche cerchi
da 17" con canale da 8,5. Non solo: a parità di diametro e di
canale, l'ET può variare anche di molto, sicché - per esempio - due
cerchi entrambi da 17" ed entrambi con canale da 8 possono
sporgere verso l'esterno di più o di meno, a seconda che la misura
del loro ET sia rispettivamente inferiore o superiore: più bassa è
la misura dell'ET, più il gruppo ruota sporgerà verso l'esterno.
Ne consegue che, se sull'auto sono montati cerchi già di per sé
collocati molto esternamente (cioè, con una misura di ET abbastanza
bassa), diventa opportuno contenere al massimo lo spessore dei
distanziali: diversamente, si rischierebbe (soprattutto a pieno
carico e soprattutto al retrotreno) di andare incontro a dannosi sfregamenti
tra la spalla dello pneumatico e il bordo interno dei passaruota.
Ultima
fondamentale considerazione tecnica: è bene non risparmiare mai sui
distanziali. Si tratta comunque di componenti da interporre tra
mozzo e ruota. E' quindi intuitiva (ai fini della piena sicurezza di
marcia) l'importanza della qualità dei materiali utilizzati. Se
possibile, è meglio optare per distanziali ricavati dal pieno,
evitando invece distanziali cavi. Altrettanto importante è escludere a
priori distanziali di tipo universale, perché si tratta di
componenti che faranno con più probabilità andare incontro a
fastidiose vibrazioni in marcia e/o in frenata: è opportuno, allora, scegliere
distanziali con applicazione specifica per il proprio modello di
auto.
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Distanziali di
tipo universale. |
Infine,
un'ultima breve considerazione di ordine legale. Nel momento in cui
si montano i distanziali, bisogna essere ben consapevoli del fatto
che si tratta assolutamente di componenti non omologati e non
omologabili: nel caso di un controllo da parte delle Forze
dell'Ordine, si rischia sempre di incorrere in sanzioni, con annesso
ritiro del libretto e obbligo di visita e prova presso la
Motorizzazione. Altro aspetto legale da considerare: nel caso di
sinistro (soprattutto nel caso di danni a persone), la propria
compagnia assicurativa potrebbe decidere di rivalersi
sull'assicurato dopo aver risarcito il danneggiato, e ciò per
mancanza di conformità della vettura ai parametri di omologazione.
E' bene allora essere consapevole del fatto che - qualora ci si
dovesse un domani venire a trovare in quella sgradita situazione -
si potrebbe essere costretti a citare in giudizio la propria
compagnia per dare prova della ininfluenza della modifica sulla
dinamica del sinistro. Sotto questo aspetto, l'unica soluzione per
ottenere lo stesso effetto estetico senza rischi di questo genere è
quella di montare cerchi con un ET più basso (gruppo ruota più
sporgente), cosa che però non sempre è possibile, perché non
sempre il mercato dei cerchi in lega after market offre soluzioni adeguate.
febbraio
2010
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